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Una giornata passata agli Asili (clicca per scaricare il PDF)

Barboni, giovani e anziani privi di un tetto, lontani dalla terra natale e dalla famiglia, sbandati, oppressi dalla fame e dal freddo, bussano ogni anno sempre più numerosi alle porte dei nostri Asili. Domina nel loro animo un distacco da tutto e tutti, specie dalla società da loro giudicata egoista, indifferente, inumana. Una cena ristoratrice, una notte trascorsa al caldo, una benevola e scrupolosa assistenza medica, il dono inaspettato di indumenti decorosi di ogni genere, dissipano la loro acredine e ridanno loro fiducia verso il prossimo.

Lo scopo è quello di offrire senza alcuna distinzione di età, nazionalità e religione, un ricovero temporaneo e gratuito durante la notte ad individui di ogni condizione, disoccupati, residenti o di passaggio nella città di Torino, che siano sprovvisti di mezzi o che non possano trovare asilo in altro luogo. Nella nostra struttura vengono curate malattie da raffreddamento, frequenti nei soggetti costretti spesso a inconsistenti ripari notturni (o diurni); malattie dentarie, riscontrate in particolar modo nei soggetti dell’’Est europa, frutto di carenze terapeutiche nei paesi di origine; malattie dermatologiche ed oculari. Vengono inoltre medicate contusioni, ferite varie, ulcere trofiche agli arti inferiori legate a problemi circolatori e di scarsa igiene.

L’aiuto offerto è, purtroppo, spesso limitato, poiché limitati sono i mezzi a nostra disposizione: i costi dei farmaci che noi forniamo a chi è affetto da varie patologie acute o croniche sono, in genere, elevati e le Case Farmaceutiche che, tempo addietro, distribuivano campionature gratuite, hanno quasi sospeso tali elargizioni. I farmaci devono quindi essere acquistati direttamente dagli Asili Notturni i cui introiti sono in massima parte frutto di generosità privata e quindi meritevoli di oculata gestione.

BREVE STORIA DEGLI ASILI NOTTURNI

Gli Asili Notturni furono fondati a Torino nel 1886 da un gruppo di persone che, all’insegna del trinomio “Labor, Virtus, Caritas”, decisero di offrire, senza distinzione di nazionalità e religione, un ricovero notturni temporaneo a persone residenti in questa città o di passaggio, sprovviste di mezzi e nell’intento di trovare asilo in altro luogo.

L’antico edificio, dopo la chiusura del 1981, è stato ristrutturato per adeguarlo alle attuali condizioni sociali, in quanto la nuova povertà non è più solamente contraddistinta dalla prevalente mancanza di pane, ma anche dalla carenza di strutture e di servizi. Oggi nel contesto sociale italiano, vediamo proliferare il solidarismo dei privati cittadini che intervengono laddove lo Stato è carente. Assistiamo quindi alla rinascita del “gratuito” in una società che, per altri aspetti, mira alla massimizzazione dei redditi e monetizza i valori della vita.

Ogni anno, grazie al contributo di oltre 200 volontari, vengono offerti:

  • 60.000 pasti caldi
  • 5.000 notti ai senza fissa dimora
  • 5.000 interventi sanitari di cui oltre 5.000 prestazioni dentistiche ed oculistiche
  • 500 persone sono state vestite