
Il 16 settembre riapre il dormitorio più bello d’Italia all’indegna della “Normalità e Dignità” per chi l’ha persa
La riapertura degli Asili Notturni – prevista per venerdì 16 settembre – vedrà l’inaugurazione dei nuovi dormitori e dei servizi oggi più che mai orientati al rispetto della “dignità” dei suoi numerosi ospiti. Oltre alle stanze approntate per il ricovero notturno – arredate con gusto, seppur nella loro essenzialità -, hanno subìto un significativo restyling anche i servizi igienici: 3 bagni, 2 docce e il servizio lavanderia.
Gli ospiti potranno inoltre avvalersi del parrucchiere (per uomo e per donna) e del podologo. «Non lasciare che la speranza si spenga e, soprattutto, salvaguardare la “dignità” di coloro che si rivolgono agli Asili Notturni in cerca di aiuto per aiutarli a risollevarsi ed ancorarli al mondo della normalità è sempre stato per noi prioritario» – dice Sergio Rosso, presidente degli Asili Notturni Umberto I e dell’Associazione Piccolo Cosmo -, ed aggiunge: «solitudine, infelicità, disagio, malattia, perdita di identità: sono questi i nemici contro i quali abbiamo scelto di lottare – insieme ai nostri volontari -, sorretti dal desiderio di affiancare chi soffre, e per lenire quel senso di solitudine e di abbandono che sempre più ci sembra di scorgere nel viso e nell’anima del prossimo per il quale intendiamo continuare ad operare all’insegna della solidarietà, per migliorarne costruttivamente la qualità di vita».
È con questo intento che abbiamo voluto restaurare sia il dormitorio – rendendolo, a mio avviso, il più bello d’Italia – sia i bagni e le docce. Ci tengo peraltro a sottolineare che per la ristrutturazione dei locali abbiamo dato lavoro a 5 operai disoccupati da molto tempo, anche se solo per due mesi, nel rispetto degli obblighi sociali. In questi decenni, nel prenderci “cura” dei più fragili, abbiamo compreso che il concetto di “cura” era ben più vasto del piatto caldo e del tetto di cui ci stavamo occupando e, per quanto imprescindibili, questi due aspetti, tuttavia, implicavano uno sguardo più ampio del soggetto a cui avevamo scelto di porgere una mano». Gli Asili Notturni, in questi ultimi anni, hanno dato vita ad un inarrestabile processo finalizzato alla “cura” a tutto tondo degli individui in difficoltà che trovano risposta alla loro richiesta di attenzione e di aiuto anche per ciò che concerne la salute e la salvaguardia della loro personale “dignità”, nel tentativo di restituire loro, altresì, quella sensazione di ‘normalità’ di cui hanno assoluto bisogno.
L’Ente Morale “Società per gli Asili notturni Umberto I” è nato nel 1886, e da allora ad oggi ha attraversato ben oltre un secolo di storia. Divenuto, dal 1981 in poi, un privilegiato “Osservatorio” dei tanti volti dell’indigenza, ha avuto modo di monitorare l’incalzare di una povertà crescente che ormai è balzata prepotentemente agli occhi di tutti. La “povertà”, è il grande involucro di tutte le fragilità umane sulle quali, da anni, gli Asili Notturni di Torino, con i suoi oltre 200 volontari hanno scelto di intervenire mettendo a punto un crescente programma operativo reso possibile grazie anche all’ausilio di risorse umane differenziate e assolutamente qualificate.
Nella foto in alto: una cameretta del nuovo dormitorio